Messaggio in bottiglia n°20 “Che cosa assurda è: l’amore”

Per contrasto con il momento storico che stiamo vivendo, che sembra il preludio ben più gravi disastri, oggi voglio condividere con voi alcune riflessioni su: “Che cosa assurda è: l’amore”. L’amore per un altro essere umano, compagno/a o figlio/a che sia.

L’amore è assurdo perché ci spinge a fare cose che normalmente non faremmo. Cambia il nostro modo di vedere il mondo, ci fa mettere al primo posto qualcuno che non siamo noi stessi, sfida i nostri istinti di sopravvivenza e di conservazione. Ci porta a desiderare la felicità di un’altra persona come se fosse la nostra, a sacrificare tempo, energia e persino parte di noi stessi per qualcun altro. Eppure, nonostante questo dispendio di risorse emotive, ci sembra incredibilmente naturale.

È assurdo anche perché è imprevedibile. Non possiamo scegliere di chi ci innamoriamo, né possiamo controllare quando o come accade. A volte ci troviamo innamorati di persone che non avremmo mai immaginato, o in momenti della vita in cui l’amore sembra il meno opportuno. Ed è anche vulnerabilità pura: nel dare il cuore a qualcuno, ci mettiamo in una posizione di fragilità, esposti al rischio del rifiuto, del dolore, della perdita.

Ma forse è proprio questa sua assurdità a renderlo così irresistibile. Nell’amore c’è la bellezza di qualcosa che sfugge alla ragione, che rompe gli schemi del nostro pensiero logico. È l’esperienza umana per eccellenza che ci lega agli altri e ci fa sentire vivi, perché è imprevedibile, profondo, irrazionale. La sua assurdità è, in fondo, la sua magia: ci fa sentire sia il dolore più intenso che la gioia più pura. E forse, è proprio in questo che risiede il suo potere straordinario.

E per dirla con le parole del poeta: “Prima che il vuoto tutti ci divori, che venga, venga presto il tempo in cui ci si innamori.”

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